L’uomo ha da sempre lasciato un’impronta nel mondo naturale dal quale dipende.
Oggi, considerando la scarsità di acqua potabile fresca, lo sfruttamento estremo del terreno su cui far crescere il cibo, i cambiamenti del riscaldamento globale e con la popolazione mondiale che, si dice, aumenterà fino a nove miliardi a metà di questo secolo, dobbiamo chiederci: c’è un punto di non ritorno?
Per noi si, ed è molto vicino.
Partendo da qui, riteniamo di dover sviluppare attraverso l’arte una sensibilità ecologica, che ci possa aiutare ad affrontare con buoni risultati le minacce ai sistemi di sopravvivenza della nostra Terra.
Cerchiamo ispirazione nella natura, cogliendo l’importanza di gesti che spesso vengono dati per scontati. offrendo una relazione più empatica tra l’uomo e la natura in trasformazione.
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Man has always left an imprint on the natural world on which he depends.
Today, considering the shortage of fresh drinking water, the extreme exploitation of the land on which to grow food, the changes in global warming and with the world population said to increase to nine billion in the middle of this century, we must ask ourselves : is there a point of no return?
For us, yes, and it is very close.
Starting from here, we believe we need to develop an ecological sensitivity through art, which can help us deal with the threats to the survival systems of our Earth with good results.
We seek inspiration in nature, grasping the importance of gestures that are often taken for granted. offering a more empathic relationship between man and nature in transformation.