Ogni essere vivente ha la sua unicità e la bellezza della vita umana sta nella sua vivace complessità. “Connessioni” si presenta come un'installazione in movimento: cambia forma a nostro piacimento, come la natura ci insegna che non è mai statica ma sempre in evoluzione, creando connessioni fra differenti forme di vita.
Partendo dalla perfetta forma iniziale del cerchio di 28 cm si realizzano forme differenti con insenature simili che permettono la connessione dei pezzi, che si possono unire, creando nuove figure, connettendosi tra di loro cambiando e mutando in continuazione.
È il risultato evolutivo della socializzazione, necessaria per convivere in armonia.
In natura esistono numerosi esempi di connessioni e convivenze simbiotiche come nel caso ad esempio dei:
coralli - indispensabili per la vita marina in quanto con le loro colonie creano un ecosistema che fornisce una barriera naturale contro i cicloni e l’erosione, assorbendo la potenza delle onde e permettendo la vita di altri organismi;
licheni - organismi nati dall’unione di un’alga o di un cianobattero con un fungo, importantissimi come indicatori del benessere degli ecosistemi diffusi in tutto il pianeta;
ippocisto - una pianta che cresce e si nutre sulle radici del cisto in tutta l’area mediterranea.
In natura esistono anche unioni parassitarie che determinano lo sfruttamento e quindi la disconnessione: è il caso dell’edera, o di alcuni virus e batteri che determinano la morte dell’ospite.
Così come in natura anche nella vita, ci sono situazioni che esercitano attrazione e quindi connessioni fra individuo e ambiente e altri determinati movimenti che contribuiscono al crollo dell’armonia.
Nella nostra opera, non tutte le forme potranno associarsi ed essere in sintonia. Si potranno verificare casi di sconnessione fra pezzi e rotture che determineranno la formazione di nuove unità.
Nella ricerca dell’equilibrio fra differenti forze, situazioni e forme si cercherà di raggiungere una connessione ottimale, enfatizzando coesione e altruismo a discapito dell’individualismo e del narcisismo.
Partendo dalla perfetta forma iniziale del cerchio di 28 cm si realizzano forme differenti con insenature simili che permettono la connessione dei pezzi, che si possono unire, creando nuove figure, connettendosi tra di loro cambiando e mutando in continuazione.
È il risultato evolutivo della socializzazione, necessaria per convivere in armonia.
In natura esistono numerosi esempi di connessioni e convivenze simbiotiche come nel caso ad esempio dei:
coralli - indispensabili per la vita marina in quanto con le loro colonie creano un ecosistema che fornisce una barriera naturale contro i cicloni e l’erosione, assorbendo la potenza delle onde e permettendo la vita di altri organismi;
licheni - organismi nati dall’unione di un’alga o di un cianobattero con un fungo, importantissimi come indicatori del benessere degli ecosistemi diffusi in tutto il pianeta;
ippocisto - una pianta che cresce e si nutre sulle radici del cisto in tutta l’area mediterranea.
In natura esistono anche unioni parassitarie che determinano lo sfruttamento e quindi la disconnessione: è il caso dell’edera, o di alcuni virus e batteri che determinano la morte dell’ospite.
Così come in natura anche nella vita, ci sono situazioni che esercitano attrazione e quindi connessioni fra individuo e ambiente e altri determinati movimenti che contribuiscono al crollo dell’armonia.
Nella nostra opera, non tutte le forme potranno associarsi ed essere in sintonia. Si potranno verificare casi di sconnessione fra pezzi e rotture che determineranno la formazione di nuove unità.
Nella ricerca dell’equilibrio fra differenti forze, situazioni e forme si cercherà di raggiungere una connessione ottimale, enfatizzando coesione e altruismo a discapito dell’individualismo e del narcisismo.